È il tema più discusso e chiacchierato del momento. Tutti ne parlano e tutti vogliono provarlo tanto da creare code immense per scoprire cosa si cela dietro il famoso chatbot.
Ma cos’è ChatGPT e perché sta facendo tremare i polsi in casa Google? Facciamo prima però un passo indietro e parliamo di intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale, anche chiamata IA, è un campo dell’informatica che si occupa di sviluppare sistemi in grado di compiere compiti che richiederebbero un’intelligenza umana. Un esempio di intelligenza artificiale passato alla storia è il famoso gioco di scacchi Deep Blue che nel ‘97 sconfisse Garri Kimovič Kasparov, noto per essere il più giovane ad aver conquistato il titolo, a 22 anni e 210 giorni.
Un esempio più recente di IA? L’assistente vocale Siri di Apple è forse il modello più eclatante di una tecnologia che ci accompagna ogni giorno nella nostra vita quotidiana.
ChatGPT nasce da un’idea di OpenAI, una società di pura ricerca, fondata nel 2015 senza scopo di lucro. Dietro questa ci sono alcuni dei più importanti innovatori del mondo come Elon Musk e Sam Altman (CEO di OpenAI). Uno dei progetti più noti della società statunitense è DALL-E 2: un potente algoritmo di intelligenza artificiale in grado di generare immagini a partire da semplici testi dati in pasto all’IA.
L’altro progetto di OpenAi che sta rivoluzionando il mondo dell’IA è appunto ChatGPT, un motore di intelligenza artificiale in grado di comprendere e rispondere a domande come un essere umano, rendendolo molto più avanzato rispetto ai motori di ricerca tradizionali. È proprio qui che Google ha notato una vera e propria minaccia, tanto da far scattare l’allarme rosso nella sede a Mountain View in California.
Cosa è successo nello specifico?
Secondo quanto riportato dal NYTIMES, Larry Page e Sergey Brin (fondatori di Google), sarebbero stati convocati urgentemente dal CEO Sundar Pichai. Evento raro, se si considera che l’ultima volta che i due si trovavano in azienda era nel 2019. L’allarme nella testa dei capi di Google è scattato proprio in seguito alle sorprendenti capacità di comprensione e di risposta di ChatGPT, e di conseguenza alla possibilità che questo possa mettere in discussione l’attuale monopolio nei motori di ricerca.
Non solo, pare che Microsoft starebbe discutendo di una possibile integrazione di ChatGPT all’interno del motore di ricerca Bing. Mica male come scherzo! Tanto che il CEO di Microsoft Satya Nadella, continua ad elogiare e a parlare con entusiasmo di ChatGPT.
Nel frattempo però pare che la risposta di Google sia imminente. Il colosso di Mountain View è pronto a lanciare sul mercato una serie di prodotti basati sull’intelligenza artificiale, come dispositivi per la casa, riconoscimento facciale e molti altri.
I molti sostengono che la vera risposta di big G sarà il lancio di un potente chatbot che potrebbe rivoluzionare la ricerca di noi utenti su Google per sempre.
Insomma la battaglia è appena cominciata, e sarà interessante capire come si evolverà nell’immediato futuro.
“L'intelligenza artificiale è come una scatola di cioccolatini: non sai mai cosa ti potrebbe uscire fuori. Potrebbe essere un'assistente vocale che ci aiuta a organizzare la giornata, oppure potrebbe essere un robot che ci ruba il lavoro”.
A noi l’ha già fatto, scrivendoci una conclusione divertente niente male. :D