Negli ultimi anni, il mondo dei social è stato caratterizzato da una concorrenza serrata tra giganti del settore come Facebook e Twitter.
I protagonisti di questa sfida "a mani nude" sono Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, noto per essere un pioniere nell'innovazione delle piattaforme sociali, ed Elon Musk, altro imprenditore visionario e fondatore di Tesla e SpaceX. La rivalità tra Zuckerberg e Musk si è riscaldata negli ultimi tempi, con i due imprenditori che si scontrano su questioni etiche, tecnologiche e di affari. Musk ha più volte criticato Facebook e il suo modello di business basato sulla pubblicità, definendolo "noioso" e accusando la piattaforma di sfruttare i dati degli utenti per fini di lucro. D'altro canto, Zuckerberg ha respinto queste accuse e ha sostenuto che la sua azienda sta lavorando per migliorare la trasparenza e la sicurezza dei dati.
Cos'è Threads
In questo contesto di competizione serrata, Zuckerberg ha lanciato un nuovo social chiamato "Threads", progettato per sfidare il predominio di Twitter e per conquistare nuove fette di mercato. Forte infatti è il malcontento degli utenti della piattaforma dell’uccellino blu da quando il social è finito tra le mani di Elon Musk.
Ma cos'è Threads e come funziona?
Il nuovo social di casa Zuckerberg sembra essere a tutti gli effetti la versione Instagram di Twitter. Su Threads infatti è possibile pubblicare contenuti testuali, foto, video (thread appunto) come su qualsiasi altro social. Threads è stato lanciato negli Stati Uniti il 6 luglio 2023 e in questi primi giorni ha raccolto più di 150 milioni di iscritti, complice probabilmente anche la facilità di creazione dell’account. Gli utenti non hanno bisogno di creare un nuovo profilo, basta infatti autenticarsi con il proprio profilo Instagram, da cui l'app riprenderà anche il nome utente ed i profili seguiti.
Quali sono le differenze con Twitter?
A differenza del social di Musk che impone ai non abbonati tweet di massimo 280 caratteri, i thread possono contenere messaggi fino a 500 caratteri. Non esistono inoltre gli hashtag e i messaggi privati come su Twitter, gli utenti possono essere taggati utilizzando la chiocchiola, ma la grossa novità riguarda la totale assenza di pubbilicità. Anche se, conoscendo Meta, non impiegherà molto ad introdurla.
Com'è strutturata l'interfaccia?
L'interfaccia di Threads, come già detto, riprende sostanzialmente quella di Instagram e Twitter ed è suddivisa in 5 distinti tab:
- Home: vale a dire il feed con i post degli account seguiti e degli account suggeriti. Per ciascun post si può compiere svariate azione come aggiungere un mi piace, rispondere, inoltrare il messaggio ecc...
- Cerca: è la pagina da cui si possono cercare specifici account.
- Scrivi: dove viene scritto il thread (max 500 caratteri) con la possibilità di allegare foto o video.
- Attività: viene mostrata la propria attività sul social, suddivisa in tutto, risposte, menzioni e verificati.
- Profilo: vengono mostrati nome e cognome, nome dell'account, foto, numero di follower, thread pubblicati e risposte ricevute.
Perché Threads non è al momento disponibile in Italia?
Nonostante il successo iniziale di Threads in più di 100 paesi, l'applicazione non è ancora disponibile in Italia. Questo può essere attribuito a diverse ragioni, tra cui la necessità di adattarsi alle leggi e regolamenti locali riguardanti la privacy e la protezione dei dati. Inoltre, Facebook potrebbe essere impegnata a perfezionare l'esperienza utente di Threads prima di lanciarla su nuovi mercati.
Conclusione
In ogni caso, la competizione tra Zuckerberg e Musk continuerà a plasmare il futuro dei social media, e Threads rimane una carta importante nel mazzo del buon Mark per consolidare la sua posizione nel panorama digitale. Resta da capire come questa situazione si evolverà nei prossimi mesi, e come gli utenti (anche di altri paesi) risponderanno a questa nuova proposta.
Stay tuned!